Matteo Montani (Roma, 1972) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Urbino e di Roma, laureandosi nel 1997 con una tesi sulla funzione espressiva del colore blu.
Le sue opere a olio su carta abrasiva rimandano a paesaggi mentali rarefatti e precari, sospesi tra un contesto di intimità meditativa e apparizioni articolate in una dimensione rivelatrice. Questa rivelazione riconduce al paesaggio e alla condizione dell’uomo, poiché è sempre in relazione diretta con l’epifania della visione.
“Ciò che dipingo probabilmente è qualcosa situato tra l’occhio e l’anima, un posto sconosciuto che potremmo definire come la frattura tra il mondo sensibile e quello spirituale, nel suo dissolversi”.
Nel video racconta un momento di intimità nel suo studio. Come una improvvisa rivelazione, il dettaglio di una sua opera in azzurro trova un riscontro poetico nell’ampia visione del paesaggio reale che si apre oltre la soglia della finestra.
La sua esperienza espositiva lo ha visto collaborare in modo continuo e privilegiato con la storica galleria L’Attico di Fabio Sargentini, oltre a esporre con altre gallerie affermate come Marilena Bonomo a Bari, Sergio Casoli a Milano, Valentina Bonomo a Roma, Otto Gallery di Bologna, Kalfayan Gallerie ad Atene, Luca Tommasi Arte Contemporanea a Milano e la galleria Nicola Pedana a Caserta.
Nel 2000 vince il XL Premio Suzzara e nel 2008 è invitato alla Quadriennale di Roma. Ha tenuto mostre personali al MAR di Ravenna, al Museum Am Dom di Würzburg, presso Casa Italyana Zerilli Marimó e la Elkon Gallery a New York, al
Museo Andersen di Roma e alla Reggia di Caserta. Le sue opere sono presenti in collezioni rinomate come la Collezione Artefiera di Bologna, i Musei Vaticani, la Collezione Unicredit e la Collezione Vaf, la Galleria Nazionale di Roma, il Museum Burg Miltenberg, nonché in importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti. Una sua grande opera è collocata in permanenza nel Duomo di Würzburg.